In questo articolo, dopo una breve introduzione riguardo i due tipi di respirazione caratteristici degli squali, viene descritto lo spiracolo, un piccolo foro posto dietro l’occhio di questi animali, la cui apertura/chiusura è azionata da un muscolo involontario. Nel breve articolo l’autore espone la sua opinione sulla funzione di questa apertura e riflette sul motivo per cui soltanto alcuni squali sembrano possederla, di forma e dimensioni diverse, mentre in altre specie non è chiaramente visibile.
La respirazione negli squali avviene attraverso il
contatto fra l’acqua ed il sangue delle lamelle branchiali di questi
animali.
In questi animali le modalità di respirazione sono
due, legate alle caratteristiche delle singole specie. Gli squali
pelagici, che nuotano in alto mare, devono muoversi in continuazione,
anche durante il sonno, con la bocca semi aperta per permettere il
passaggio continuo dell’acqua e l’ossigenazione delle branchie.
Un componente collegato alla respirazione degli
squali è lo SPIRACOLO, un piccolo foro posto dietro l’occhio di questi
animali la cui apertura/chiusura è collegata all’azione di un muscolo
involontario.
Nelle specie bentoniche questa apertura risulta di
maggiori dimensioni e quindi più funzionale, ma sembra essere utilizzata
sempre come un elemento aggiuntivo a disposizione per una respirazione
più efficace.
Anche in esemplari di notevoli dimensioni di
squalo bianco (Carcharodon
carcharias)
e squalo tigre (Galeocerdo cuvier) è stata evidenziata la
presenza dello spiracolo ma esso risulta di dimensioni tali, quasi
invisibili a occhio nudo, da non far pensare ad alcuna funzione legata
alla respirazione.
Dall’analisi anatomica di alcuni esemplari,
soprattutto pelagici, lo spiracolo non risulta però visibile, e si può
quindi supporre che questa apertura possa perdere il contatto con
l’esterno chiudendosi con un lembo di tessuto.
Marco Angelozzi - www.prionace.it
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