Le seguenti schede descrivono minuziosamente circa 40 specie di squali. Sono presenti sia squali comuni che specie rare e quasi sconosciute per la biologia attuale, dai grandi predatori ai giganti del mare che si nutrono filtrando plancton..  Benvenuti nel meraviglioso mondo marino..

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Ordine: Carcharhiniformes   Famiglia: Carcharhinidae

Squalo tigre Galeocerdo cuvier

Verdesca Prionace glauca

Squalo grigio Carcharhinus plumbeus

Squalo leuca Carcharhinus leucas

Squalo muso appuntito Isogomphodon oxyrhynchus

Squalo coda macchiata Carcharhinus sorrah

Squalo di scogliera a punte nere Carcharhinus melanopterus

Squalo tessitore Carcharhinus brevipinna

Squalo sericeo Carcharhinus falciformis

Squalo scuro Carcharhinus obscurus

Squalo orlato Carcharhinus limbatus

Squalo amboinensis Carcharhinus amboinensis

Squalo ramato Carcharhinus brachyurus

Squalo delle Galapagos Carcharhinus galapagensis

Squalo limone falcetto Negaprion acutidens

Squalo limone Negaprion brevirostris

Squalo pinna bianca di barriera  Triaenodon obesus

 

Galeocerdo cuvier
PERON & LE SUEUR, 1822
Ordine: Carcharhiniformes  Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 330-420 cm.
Dimensioni massime: raggiunge e supera i 700 cm.
Distribuzione: in tutti i mari tropicali e temperati del mondo. Mediterraneo ?
Colorazione: dorso grigio-marrone con bande trasversali scure più visibili negli esemplari giovani. Ventre bianco.
Riproduzione : ovovivipara
Rapporti con l'uomo: potenzialmente molto pericoloso. Sono stati segnalati attacchi a pescatori subacquei e sommozzatori.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne la carne, la pelle, le pinne ed il fegato.
 
Denti: caratteristici, a forma di cresta di gallo con una parte centrale appuntita e delle parti curve seghettate in grado di tagliare oggetti molto duri.
 
Note: squalo massiccio, con un corpo affusolato nella parte posteriore ed un capo largo, corto ed appiattito. La bocca è ampia, gli occhi sono grandi e rotondi.
Le pinne dorsali sono due, la prima è leggermente falcata, la seconda molto più piccola e posizionata circa alla stessa altezza della pinna anale.
Le pinne pettorali sono arcuate e ben sviluppate.
Lo squalo tigre vive in acque calde sia costiere che pelagiche, fino a 140 m. di profondità e può essere presente anche in estuari ed all'interno di barriere coralline.
Le sue prede sono molto varie: invertebrati, tartarughe, pesci, uccelli e mammiferi marini. Nello stomaco sono stati trovati anche rifiuti umani ed inorganici come indumenti, pezzi di legno, lattine, caratteristica che lo fa considerare un vero "spazzino" dei mari. Lo squalo tigre è attivo soprattutto di notte, quando si avvicina alle rive o alle scogliere, mentre durante il giorno rimane a profondità elevate.
 
 
 
Prionace glauca
LINNEO, 1758
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 140-210 cm.
Dimensioni massime: raggiunge i 400 cm.
Distribuzione: cosmopolita, nel Mediterraneo è presente ovunque.
Colorazione: dorso blu brillante con sfumature azzurre sui fianchi, ventre bianco.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso, anche se non particolarmente aggressivo.
Valore commerciale: oggetto di pesca sportiva e commerciale per le carni, il fegato, la pelle e le pinne.
 
Denti: nella mandibola superiore hanno una sola cuspide leggermente incurvata, con bordi seghettati, in quella inferiore sono più stretti e dritti.
 
Note: squalo dal corpo affusolato con il muso molto lungo. Anche le pinne pettorali sono particolarmente lunghe ed appuntite. Gli occhi sono grandi e tondi.
La prima pinna dorsale è piccola e con apice arrotondato, la seconda più bassa, posizionata alla stessa altezza della pinna anale. La pinna caudale è lunga, con il lobo inferiore ben sviluppato. La verdesca vive in acque sia costiere che pelagiche, fino a 190 m. di profondità. Nuota spesso in branchi numerosi ed ha una forte tendenza alla migrazione, anche transoceanica. Le sue prede sono costituite principalmente da pesci e cefalopodi. Le pinne di verdesca sono particolarmente apprezzate nel mercato asiatico per il loro utilizzo culinario nel piatto della zuppa.
 
 
 
Carcharhinus plumbeus
NARDO, 1827
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200 cm.
Dimensioni massime: raggiunge i 300 cm.
Distribuzione: in tutti i mari tropicali e temperati, Mediterraneo compreso.
Colorazione: dorso grigio-bruno, ventre bianco.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso.
Valore commerciale: oggetto di pesca sportiva e commerciale per le carni, le pinne ed il fegato.
 
Denti: triangolari seghettati e leggermente obliqui nella mandibola superiore, in quella inferiore sono più stretti.
 
Note: squalo di medie dimensioni, con muso corto ed arrotondato. La prima pinna dorsale è grande e triangolare, la seconda più piccola. Le pinne pettorali sono lunghe e falcate, quella caudale presenta il lobo superiore molto sviluppato. Nuota in acque pelagiche e costiere dalla superficie a circa 250 m. di profondità compiendo lunghe migrazioni stagionali. Si ciba di pesci ed invertebrati.
Lo squalo grigio è sottoposto ad una forte pressione da pesca sportiva e commerciale che ne sta mettendo in pericolo la sopravvivenza.
 
 
 
Carcharhinus leucas
VALENCIENNES, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200 cm.
Dimensioni massime: raggiunge i 350 cm.
Distribuzione: in tutti i mari tropicali e sub-tropicali. Mediterraneo?
Colorazione: dorso da grigio a bruno olivastro, gli apici delle pinne sono scuri, il ventre bianco.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: molto pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni, il fegato, la pelle e la carcassa.
 
Denti: nella mandibola superiore sono larghi, triangolari, seghettati; leggermente più stretti in quella inferiore.
 
Note: squalo molto robusto, con muso corto ed arrotondato. La prima pinna dorsale è alta e grande, la seconda più piccola. Le pinne pettorali sono lunghe e falciformi, la caudale asimmetrica con il lobo superiore basso ed allungato. Lo squalo leuca riesce a vivere sia in acque iper-salate che dolci, preferibilmente torbide e fangose, da pochi metri fino a circa 150 m di profondità. Le sue prede sono costituite da pesci, tartarughe, crostacei, cefalopodi, squali, razze e piccoli mammiferi marini e terrestri. Nello stomaco dello squalo leuca sono stati trovati resti di cani, topi, bovini, antilopi e uomini.
 
 
 
Isogomphodon oxyrhynchus
MULLER & HENLE, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 100-150 cm.
Dimensioni massime: 250 cm.
Distribuzione: Atlantico occidentale, dalla Guyana Francese al Brasile.
Colorazione: dorso grigio-giallastro, ventre color crema.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato raramente per utilizzarne le carni.
 
Denti. piccoli, stretti ed appuntiti in entrambe le mandibole.
 
Note: squalo molto particolare con muso allungato ed appuntito. Le pinne dorsali sono due, la prima è alta e falciforme, la seconda più piccola. Le pinne pettorali sono lunghe e larghe, la caudale asimmetrica con il lobo superiore più sviluppato. Nuota in acque costiere ed in prossimità degli estuari; le sue prede sono costituite da piccoli pesci ed invertebrati. Lo squalo dal muso appuntito risulterebbe essere il responsabile di alcuni attacchi all'uomo.
 
 
 
Carcharhinus sorrah
VALENCIENNES, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 140 cm.
Dimensioni massime: 200-230 cm.
Distribuzione: Mar Rosso e Indopacifico, dalle coste africane a quelle indiane ed australiane.
Colorazione: dorso grigio con macchie nere agli apici della seconda pinna dorsale, delle pettorali e del lobo inferiore della pinna caudale; sui fianchi è presente una vistosa striscia bianca. anche il ventre è bianco.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato raramente per utilizzarne le carni, il fegato e le pinne.
 
Denti: piccoli, obliqui e finemente seghettati ai margini, più appuntiti nella mandibola inferiore.
 
Note: squalo di piccola taglia con corpo panciuto e muso lungo ed arrotondato. La prima pinna dorsale è larga e falcata, la seconda più piccola. Falcate e piccole sono le pinne pettorali. Lo squalo dalla coda macchiata nuota in acque costiere, non lontano dal fondo, fino a profondità di circa 140 m. Le sue prede sono costituite da pesci, razze, cefalopodi, crostacei ed a sua volta è preda di specie di squali più grandi.

 

Carcharhinus melanopterus
QUOY & GAIMARD, 1824
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 100-150 cm.
Dimensioni massime: 200 cm.
Distribuzione: nelle acque tropicali dell' Indopacifico e del Mar Rosso. Presente in Mediterraneo orientale, in prossimità del canale di Suez.
Colorazione: dorso bruno chiaro, ventre bianco crema. Gli apici delle pinne sono neri, più visibili quelli della prima dorsale e della pinna caudale. I fianchi sono percorsi da una striscia bianca.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: non è pericoloso se non viene provocato.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni.
 
Denti: triangolari, con una punta centrale e parti laterali seghettate nella mandibola superiore, più stretti in quella inferiore.
 
Note: squalo di taglia media con il capo corto ed arrotondato. La prima pinna dorsale è larga, falciforme e con una vistosa macchia nera sulla punta, la seconda mediamente ampia ed alta. Le pinne pettorali sono piccole, appuntite e falciformi, la pinna caudale asimmetrica, con il lobo superiore molto alto, sviluppato e con vistose macchie nere agli apici. Lo squalo di scogliera a punte nere è molto diffuso nelle barriere coralline, in vicinanza delle quali nuota fino a profondità di circa 30 m. Va a caccia nelle ore serali e notturne, predando piccoli pesci, squali, razze, cefalopodi, crostacei e serpenti di mare. E' a sua volta preda di specie di squali più grandi.
 
 
 
Carcharhinus brevipinna
MULLER & HENLE, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 150-180 cm.
Dimensioni massime: raggiunge i 300 cm.
Distribuzione: in tutti gli oceani, nel Mediterraneo è presente ovunque.
Colorazione: dorso grigio con piccole macchie nere agli apici delle pinne dorsali, pettorali, anale e caudale; ventre biancastro. Può essere presente una striscia bianca sui fianchi.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: molto pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni, la pelle ed il fegato.
 
Denti: piccoli, aguzzi con bordi leggermente seghettati nella mandibola superiore, lisci in quella inferiore.
 
Note: squalo slanciato, con il muso lungo ed appuntito. La prima pinna dorsale è molto piccola, la seconda di dimensioni simili a quella anale; le pinne pettorali sono falcate e non particolarmente sviluppate. Le pinne ventrali sono le uniche in questa specie a non presentare mai macchie scure agli apici. Lo squalo tessitore nuota in acque sia costiere che pelagiche, fino a profondità di circa 70 m. Le sue prede sono costituite da piccoli pesci, razze, squali e cefalopodi. Spesso si getta nei banchi di pesci muovendo la testa a destra e sinistra per catturare più prede possibile, compiendo un movimento simile a quello di una macchina tessitrice, da cui il suo nome.
 
 
 
Carcharhinus falciformis
BIBRON, MULLER & HENLE, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200 cm.
Dimensioni massime: 350 cm.
Distribuzione: Atlantico, Indopacifico, Mar Rosso, in acque tropicali. Mediterraneo?
Colorazione: dorso grigio-bruno con riflessi blu, ventre bianco crema. i margini delle pinne pettorali e ventrali possono essere scuri ventralmente.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni, la pelle, il fegato e le pinne.
 
Denti: larghi, triangolari, obliqui e con bordi seghettati nella mandibola superiore, più stretti e lisci in quella inferiore.
 
Note: squalo dal corpo slanciato, con il muso arrotondato e lungo, gli occhi sono rotondi. La prima pinna dorsale è corta, la seconda molto simile a quella anale. Le pinne pettorali sono lunghe e falciformi, la caudale asimmetrica con il lobo superiore più sviluppato. Vive in acque pelagiche, raggiungendo profondità molto elevate, superiori ai 1000 m. Le sue prede sono costituite da pesci, cefalopodi, crostacei e viene spesso osservato in prossimità di banchi di tonni. Se avvicinato da subacquei assume, come altre specie della famiglia Carcharinidae, una posizione minacciosa inarcando il dorso, alzando il capo ed abbassando le pinne pettorali.
 
 
 
Carcharhinus obscurus
LE SUEUR, 1818
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200-250 cm.
Dimensioni massime: 420 cm.
Distribuzione: Indopacifico, Atlantico, in acque tropicali e temperate calde. Mediterraneo?
Colorazione: dorso grigio-bronzeo, ventre bianco; i margini delle pettorali possono essere più scuri ventralmente.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni.
 
Denti: triangolari, grandi, con i bordi seghettati nella mandibola superiore, più stretti in quella inferiore.
 
Note: squalo robusto, con il muso mediamente lungo ed arrotondato, gli occhi sono grandi e tondi. La prima pinna dorsale non è molto sviluppata, la seconda è simile a quella anale. Le pinne pettorali sono lunghe e falciformi, la caudale è asimmetrica, con il lobo superiore più sviluppato. Vive sia in acque costiere che pelagiche, dalla superficie fino a 400 m di profondità. Le sue prede sono costituite da pesci, squali, razze, cefalopodi, crostacei e serpenti di mare. Lo squalo scuro compie ampie migrazioni stagionali ed è spesso confuso con lo squalo grigio (Carcharhinus plumbeus).
 
 
 
Carcharhinus limbatus
VALENCIENNES, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 150 cm.
Dimensioni massime: 320 cm.
Distribuzione: Mediterraneo e nelle acque tropicali e sub-tropicali dell' Atlantico ed Indopacifico.
Colorazione: dorso grigio-bronzeo, ventre bianco. I margini delle pinne dorsali, pettorali, anale e caudale hanno una macchia nera. Sui fianchi è presente una striscia bianca.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni, la pelle, il fegato e la carcassa.
 
Denti: piccoli, affilati, con bordi seghettati, simili nelle due mandibole.
 
Note: squalo potente, con il capo lungo ed appuntito; gli occhi sono piccoli e rotondi. La prima pinna dorsale è alta e falcata, la seconda più piccola. Le pinne pettorali sono lunghe e falciformi, la caudale è asimmetrica, con il lobo superiore più sviluppato. Lo squalo orlato vive in acque sia costiere che pelagiche ed arriva a profondità di circa 50 m. Le sue prede sono costituite da pesci, molluschi, crostacei e serpenti di mare. Allo squalo orlato sono stati attribuiti alcuni attacchi all'uomo ed è considerato molto aggressivo in presenza di stimoli alimentari.
 
 
 
Carcharhinus amboinensis
MULLER & HENLE, 1839
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 160 cm.
Dimensioni massime: 280 cm.
Distribuzione: Oceano Indiano, Pacifico occidentale.
Colorazione: dorso da grigiastro a grigio-bruno, vente bianco.
Riproduzione vivipara.
Rapporti con l'uomo: potenzialmente pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni.
 
Denti: triangolari, leggermente obliqui e seghettati nella mandibola superiore, più stretti ed aguzzi in quella inferiore.
 
 
 
Carcharhinus brachyurus
LE SUEUR, 1818
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200 cm.
Dimensioni massime: 325 cm.
Distribuzione: Indopacifico, Atlantico orientale e Mediterraneo.
Colorazione: dorso grigio-bronzeo, ventre bianco; sui fianchi può essere presente una striscia bianca.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: molto pericoloso.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni.
 
Denti: triangolari, seghettati, con punta centrale stretta e base larga nella mandibola superiore, più aguzzi e stretti in quella inferiore.
 
 
 
Carcharhinus galapagensis
SNODGRASS & HELLER, 1905
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 240 cm.
Dimensioni massime: 370 cm.
Distribuzione: Atlantico, Pacifico e coste meridionali del Madagascar.
Colorazione: dorso grigio-bruno, spesso gli apici ventrali delle pinne pettorali sono neri; ventre biancastro.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: molto pericoloso.
Valore commeciale: viene pescato per utilizzarne le carni.
 
Denti: obliqui e seghettati nella mandibola superiore, più stretti ed aguzzi in quella inferiore.
 
 
 
Negaprion acutidens
RUPPEL, 1837
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200 cm.
Dimensioni massime: 340 cm.
Distribuzione: Indopacifico.
Colorazione: dorso bruno chiaro con riflessi giallastri, ventre bianco.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: diventa aggressivo se viene provocato.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni, il fegato e le pinne.
 
Denti: affilati, lisci, senza cuspidi laterali, simili nelle due mandibole.
 
Note: squalo di grandi dimensioni, tozzo e con il muso corto. Le due pinne dorsali sono quasi alla stessa altezza, la prima fortemente falciforme. Anche le pinne pettorali sono falciformi. La pinna caudale è asimmetrica, con il lobo superiore più sviluppato. Lo squalo limone falcetto nuota sia in acque costiere che pelagiche, fino alla profondità di circa 30 m. Le sue prede sono costiruite da pesci, razze, crostacei e cefalopodi. Diventa molto aggressivo se viene provocato, come lo squalo limone (Negaprion brevirostris) e si ritiene responsabile di alcuni gravi incidenti.
 
 
 
Negaprion brevirostris
POEY, 1868
Ordine: Carcharhiniformes Famiglia: Carcharhinidae
 
Dimensioni medie: 200 cm.
Dimensioni massime: 350 cm.
Distribuzione: Atlantico orientale ed occidentale.
Colorazione: dorso bruno-giallastro, ventre color crema.
Riproduzione: vivipara.
Rapporti con l'uomo: diventa aggressivo se viene provocato.
Valore commerciale: viene pescato per utilizzarne le carni, il fegato e le pinne.
 
Denti: affilati, lisci, senza cuspidi laterali, simili nelle due mandibole.
 
Note: squalo di grandi dimensioni dal corpo massiccio e con muso corto ed arrotondato. Le due pinne dorsali sono corte e quasi alla stessa altezza. Le pinne pettorali sono leggermente falciformi e la pinna caudale è asimmetrica, con il lobo superiore più sviluppato. Lo squalo limone nuota sia in acque costiere che pelagiche, fino alla profondità di circa 100 m. Le sue prede sono costituite da pesci, razze, squali, crostacei e molluschi. Diventa molto aggressivo se viene provocato, come lo squalo limone falcetto (Negaprion acutidens) e si ritiene responsabile di alcuni gravi incidenti.
 
 
 
SQUALO PINNA BIANCA DI BARRIERA
Triaenodon obesus
RUPPELL, 1837
Ordine: Carcharhiniformes
Famiglia: Carcharhinidae

Dimensioni medie: 110-180 cm.
Dimensioni massime: raggiunge i 210 cm.
Distribuzione: in tutte le acque tropicali, dal Mar Rosso all'Indopacifico, fino all'Australia, Galapagos e Costa Rica.

Colorazione: dorso bruno-grigio, grigio-perlaceo, ventre bianco. Evidenti macchie bianco brillante sulla punta della prima pinna dorsale e sul lobo superiore della pinna caudale.
Riproduzione: vivipara

Rapporti con l'uomo: può essere pericoloso se infastidito.

Denti: triangolari, stretti, lisci, leggermente arcuati e con una cuspide laterale; molto simili in entrambe le mandibole.

Note: squalo dal corpo affusolato, con il muso ampio ed appiattito. Si riconosce facilmente per la macchia bianca sul lobo superiore della pinna caudale e sulla punta della prima pinna dorsale, che è posta al centro del dorso, dietro le pinne pettorali. La seconda pinna dorsale, più piccola, è opposta alla pinna anale. Le pinne pettorali sono ampie e di forma triangolare. Questo squalo vive solitamente in acque costiere, in prossimità delle barriere coralline.
Di giorno sosta in grotte, da solo o in gruppi mentre durante la notte va a caccia di crostacei, cefalopodi e pesci.
Il Triaenodon obesus è molto longevo, infatti può vivere fino a 25 anni.

 

 

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Marco Angelozzi  www.prionace.it