Esistono
circa 450 specie di squali, una cinquantina delle quali presenti nel
Mediterraneo, con dimensioni che vanno
dai soli 24 cm. del gattuccio
pigmeo dalla coda a nastro (Eridacnis radcliffei) ai 18 metri
dello squalo balena (Rhincodon typus), che con queste misure
rappresenta
anche il più grande pesce fino ad ora conosciuto.
(Elenco completo squali)
I
fossili più antichi di questi animali risalgono a circa 400 milioni
di anni, e si pensa che la loro evoluzione sia arrivata al massimo
livello addirittura
già da 100 milioni di anni.
Lo scheletro degli squali non è osseo, come quello dei pesci comuni,
ma cartilagineo, formato cioè da cartilagine, simile a quella che
costituisce l'orecchio o la trachea umana.
Al contrario dei
pesci comuni, gli squali non possiedono la vescica natatoria (un corpo
galleggiante interno che può riempirsi di gas) la cui funzione di
sostegno al galleggiamento è sostituita in parte dal grosso fegato,
che più arrivare al 25% del peso dell'animale. Sono pesci
predatori e nella loro dieta possono essere presenti pesci, squali più
piccoli, crostacei, molluschi e mammiferi marini.
Fino ad ora si
conoscono tre specie di squali che si nutrono di plancton, filtrando
l'acqua che entra dalle loro mandibole. Essi sono il già citato squalo balena (Rhincodon
typus, fino a 18 m.) lo squalo elefante (Cetorhinus maximus,
fino a 13 m.) e lo squalo grande bocca (Megachasma pelagios,
fino a 5 m.).
La forma degli squali è generalmente affusolata ed
idrodinamica, con il muso allungato ed appuntito, per favorire
l'avanzamento in acqua.
Per conoscere tutto su questi pesci cartilaginei visitare
SHARK-MAP
e ANATOMIA degli squali
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